“La filosofia a questo deve servire, ad aiutare la mosca ad uscire dalla bottiglia”, scrive Ludwig Wittgenstein. A me sembra che una mosca per uscire dalla bottiglia debba sapere come è fatta la bottiglia. Solo così potrà imboccare il collo della bottiglia e volarsene via, libera, nell’aria. Ma sapere com’è fatta la bottiglia quando uno ci sta dentro è una scienza molto complessa e richiede innanzitutto la consapevolezza di essere prigionieri all’interno di una bottiglia – cosa che non tutti riconoscono. E poi richiede immaginazione, molta immaginazione. Perché non è facile, standone all’interno, concepire la forma della bottiglia che ci contiene. Forse è la trasparenza del vetro che a volte, come ho detto, ci inganna e ci dà l’illusione di star fuori. Perciò dobbiamo sottrarci a questa illusione, non solo, ma anche a tutti gli altri inganni e miraggi cui siamo, consapevoli o no, sottoposti.
Tratto da Raffaele La Capria, La mosca nella bottiglia. Elogio del senso comune, Rizzoli, 1996, p.134.