Classificatore di Asset Cripto Cambogia
Determina la classificazione regolamentare
Inserisci i dettagli del tuo asset cripto per capire se è classificato come Group 1 o Group 2 secondo le nuove normative della Banca Nazionale di Cambogia.
Nel 2019 la Banca Nazionale di Cambogia ha emesso un divieto che proibiva a banche e processori di pagamento di trattare qualsiasi transazione in criptovaluta. Molti hanno pensato a un vero e proprio ban, ma a partire da gennaio 2025 la situazione è cambiata radicalmente: la stessa banca ora rilascia licenze per servizi legati al cripto‑asset, ma solo entro rigorosi limiti. Cosa significa realmente per imprese, consumatori e per l’intero sistema finanziario cambogiano? Scopriamolo passo passo.
Da divieto totale a quadro normativo strutturato
Il 2018 la NBC (National Bank of Cambodia) aveva già pubblicato una dichiarazione con la Securities and Exchange Regulator e la Polizia nazionale: qualsiasi attività cripto senza licenza era proibita. Nel 2019 è arrivato il directive che ha vietato esplicitamente l’uso di crypto‑asset nei canali bancari. L’intervento più duro è stato il blocco di 16 exchange internazionali (Binance, Coinbase, ecc.) da parte del Telecom Regulatory Commission nel novembre 2024.
Il punto di svolta è stato il Prokor B7‑024‑735, firmato il 26 dicembre 2024 dal governatore Chea Chanto e reso operativo a gennaio 2025. Questo provvedimento non è più un ban, ma una normativa a due livelli che distingue tra Group 1 (stablecoin e token di sicurezza) e Group 2 (Bitcoin, Ethereum e altri cripto non garantiti).
Come funziona la classificazione a gruppi
| Caratteristica | Group 1 | Group 2 |
|---|---|---|
| Tipologia | Stablecoin supportate da riserve fiat o token di sicurezza | Criptovalute non garantite (es. Bitcoin, Ethereum) |
| Esposizione bancaria diretta | Permessa fino al 15 % del capitale, con approvazione NBC | Proibita |
| Servizi client‑facing | Custodia, on‑ramping/off‑ramping consentiti con licenza | Stessa possibilità di servizi client‑facing, ma senza esposizione propria |
| Requisiti di riserva | 100 % riserva in contanti o Riel della banca centrale | Non applicabili |
| Limite di concentrazione per asset | 5 % per singolo asset | 5 % per singolo asset (solo per servizi clienti) |
In pratica, le banche cambogiane non possono detenere Bitcoin nei propri bilanci, ma possono offrire servizi di custodia o conversione a clienti, purché ottengano l’autorizzazione NBC.
Il ruolo di Bakong nella transizione digitale
Bakong, la piattaforma di pagamento digitale lanciata nell’ottobre 2020, è la spina dorsale di questo nuovo approccio. Con una penetrazione del 65 % della popolazione (circa 10,4 milioni di utenti) e oltre 32,7 milioni di transazioni per $11,3 miliardi nel 2023, Bakong ha dimostrato che la popolazione è pronta a digitalizzare i flussi di denaro. La normativa cripto richiede che tutti i fornitori di servizi (CSP - crypto‑asset service providers) integrino i propri wallet con Bakong tramite API, garantendo tracciabilità in tempo reale e conformità AML.
Le banche che vogliono offrire servizi cripto devono utilizzare il Technical Integration Manual v3.2 (rilasciato il 15 gennaio 2025), che impone tempi di risposta inferiori a 500 ms e una disponibilità del 99,95 %.
Chi può operare legalmente in Cambogia?
Il nuovo quadro autorizza solo due exchange domestici: Royal Group Exchange (RGX) e Cambodian Network Exchange (CNX). Entrambi operano dentro il cosiddetto “FinTech Regulatory Sandbox” e sono soggetti a controlli continui. Le piattaforme internazionali come Binance sono ancora bloccate, ma continuano a funzionare via VPN e mercati peer‑to‑peer, con circa 200 000 utenti cambogiani registrati nel 2024.
Le autorità hanno inoltre introdotto il requisito di cyber insurance da almeno $5 milioni per ogni istituzione che fornisce servizi cripto, oltre a un programma di certificazione per gli ufficiali di compliance: il “Certified Digital Asset Compliance Officer” (CDACO), 40 ore di formazione, con 127 professionisti certificati a febbraio 2025.
Impatto sui consumatori: opportunità e rischi
Secondo i dati del 2024, 3,4 % della popolazione cambogiana (≈539 000 persone) utilizza cripto, soprattutto per rimesse (42 %). L’interesse speculativo (37 %) e i pagamenti merchant (21 %) completano il quadro. Tuttavia, le frodi sono in aumento: la ONG LICADHO ha registrato 217 casi di truffe da $1,2 milioni nel 2024, mentre la NBC ha segnalato 347 incidenti con perdite totali di $2,3 milioni.
La normativa mira a proteggere gli utenti imponendo limiti di esposizione, obblighi AML e tracciabilità tramite Bakong, ma l’utilizzo di VPN e P2P rende difficile un controllo completo.
Prospettive future e scenari di evoluzione
Le autorità hanno già annunciato una serie di linee guida complementari per la licenza CSP, previste per giugno 2025, con requisiti di capitale minimo di $2 milioni. Gli analisti prevedono tra 5 e 7 CSP autorizzati entro la fine dell’anno, servendo circa 750 000 utenti.
Il World Bank Financial Sector Assessment Program (aprile 2025) consiglia “di accelerare la chiarezza normativa per le stablecoin al fine di aumentare l’efficienza delle rimesse”, ma raccomanda di mantenere controlli severi sulle cripto non garantiti. In pratica, la NBC sembra orientata a una liberalizzazione graduale: più esperienza nel sandbox, più spazio per l’innovazione, ma senza mettere a rischio la stabilità del Riel, ormai destabilizzata da una dollarizzazione del 90 %.
Un aspetto spesso trascurato è l’integrazione regionale. Il piano di connessione di Bakong a PromptPay (Thailandia) e al sistema nazionale vietnamita entro il Q4 2025 potrebbe trasformare la Cambogia in un hub di pagamento transfrontaliero, con le regole cripto come punto di forza per attrarre investimenti fintech.
Checklist rapida per chi vuole entrare nel mercato cambogiano
- Verificare se il cripto‑asset è classificato come Group 1 o Group 2.
- Richiedere l’autorizzazione NBC per ogni tipo di servizio (custodia, conversione, pagamento).
- Integrare il proprio wallet con Bakong usando le API specificate nel Manuale Tecnico.
- Assicurarsi di avere una copertura cyber di almeno $5 milioni.
- Formare o assumere personale certificato CDACO.
- Monitorare costantemente le linee guida AML della National AML Committee.
Domande frequenti
La Banca Nazionale di Cambogia ha davvero revocato il divieto di crypto?
Il divieto del 2019 è stato sostituito da un regolamento che consente ai fornitori di servizi cripto di operare sotto licenza NBC. Le banche non possono più detenere direttamente Bitcoin, ma possono offrire servizi di custodia e conversione.
Quali cripto‑asset sono considerati Group 1?
Stablecoin supportate da riserve fiat (es. USDT peggato al dollaro cambogiano) e token di sicurezza emessi secondo le norme del Basel Committee.
Posso usare Binance in Cambogia?
Il sito è bloccato dal Telecom Regulatory Commission, ma molti utenti accedono tramite VPN o mercati P2P. Formalmente, solo RGX e CNX sono autorizzati.
Quali sono i requisiti di capitale per una licenza CSP?
Le linee guida preliminari prevedono un capitale minimo di $2 milioni, oltre a requisiti di governance, sicurezza informatica e audit AML.
Come influisce la normativa cripto sul flusso delle rimesse?
Le stablecoin autorizzate possono ridurre i costi di conversione e accelerare i tempi di consegna, contribuendo a un uso più ampio delle rimesse digitali.