Come Funziona il Valore dei Token di Governance nella Blockchain

Come Funziona il Valore dei Token di Governance nella Blockchain

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Come funziona il potere di voto

In un sistema tradizionale, il potere di voto è proporzionale al numero di token detenuti. Con il voto quadratico, i piccoli detentori hanno un potere maggiore rispetto a come si comporterebbe il sistema tradizionale.

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Nota: Il voto quadratico dà più peso ai piccoli detentori. Per esempio, 100 persone con 1 token ciascuna possono bilanciare il voto di una persona con 10.000 token.

Se hai mai sentito parlare di token di governance, probabilmente ti sei chiesto: ma cosa li rende veramente preziosi? Non sono semplici criptovalute che si comprano e si vendono. Sono chiavi di potere. Ti danno il diritto di decidere come funziona un intero protocollo blockchain. E questo cambia tutto.

Cosa sono i token di governance e perché esistono?

I token di governance sono progettati per trasferire il controllo da poche persone in un ufficio a migliaia di utenti sparsi nel mondo. Immagina un software che nessuno possiede davvero, ma che tutti possono modificare insieme. Questo è il cuore dei DAO, le Organizzazioni Autonome Decentralizzate. Non c’è CEO. Non c’è consiglio d’amministrazione. C’è solo un voto, legato a quanti token hai in tasca.

Per esempio, nel protocollo MakerDAO è un protocollo di finanza decentralizzata che gestisce la stablecoin DAI attraverso decisioni collettive dei detentori del token MKR, chi possiede MKR può votare su cose come: quanto credito si può erogare, quali asset accettare come garanzia, o se aumentare le commissioni. Queste decisioni non vengono prese da un team interno. Vengono scritte in codice e attivate automaticamente quando la maggioranza vota sì.

Perché il valore di un token di governance è così difficile da capire?

Qui arriva il punto critico: il valore di un token di governance non deriva da un flusso di cassa, da un prodotto venduto o da un utente pagante. Non ha un conto economico. Non genera profitto da solo. Il suo valore viene costruito sul mercato, dalla speculazione, dal rumore, dalla paura o dall’euforia.

Quando il prezzo di un token sale, non è perché il protocollo sta diventando più efficiente. È perché qualcuno crede che lo sarà. E questo crea un circolo vizioso. Le persone comprano token non per partecipare alla governance, ma per sperare che il prezzo salga. Così, chi ha molti token - i cosiddetti “whale” - controlla le decisioni, anche se la maggioranza degli utenti non è d’accordo. E la promessa originale della decentralizzazione si sgretola.

Chi decide davvero? Il problema della concentrazione del potere

In un sistema democratico, una persona = un voto. Nei DAO, una persona = tanti voti quanto ha token. E qui sta il problema. Un singolo wallet può detenere il 15% di tutti i token in circolazione. Con quel controllo, può far passare qualsiasi proposta, anche se il 90% degli utenti la rigetta.

Non è teoria. È successo. In diversi progetti, piccole comunità hanno protestato perché una proposta favorevole ai grandi investitori è stata approvata da pochi voti. Gli utenti comuni si sentono impotenti. E quando ti senti impotente, smetti di partecipare. Così, la governance diventa un gioco per pochi. E quando solo il 5% dei detentori vota, le decisioni non rappresentano più la comunità. Rappresentano chi ha i soldi.

Comunità che partecipa a una riunione DAO con schermi olografici e un dashboard semplice che ricompensa il voto attivo.

Come si crea valore reale in un token di governance?

Alcuni progetti stanno cercando soluzioni. Una delle più promettenti? Collegare il valore del token direttamente ai risultati del protocollo.

Per esempio, invece di lasciare che il valore di MKR dipenda solo dal mercato, MakerDAO potrebbe distribuire una parte delle commissioni generate dal sistema di prestiti direttamente ai detentori di token che partecipano attivamente ai voti. Non basta possedere il token. Devi usare il tuo voto. E se lo fai, ricevi una parte del profitto.

Questo cambia il gioco. Non compri un token per speculare. Lo compri perché vuoi essere parte di un sistema che ti paga per contribuire. È un incentivo all’impegno, non alla speculazione. E funziona. Progetti che hanno introdotto meccanismi simili hanno visto un aumento del 300% nella partecipazione ai voti entro sei mesi.

Perché la maggior parte delle persone non vota mai?

Se pensi che il problema sia solo il potere dei whale, ti sbagli. Il vero ostacolo è la complessità.

Leggere una proposta di governance non è come leggere un tweet. Devi capire come funziona il protocollo, quali sono le implicazioni tecniche, come influenzerà i tassi di interesse, la liquidità, la sicurezza. E devi farlo ogni volta che esce una nuova proposta. Alcune richiedono ore di studio. Per molti, è troppo. E così, la maggior parte lascia perdere.

Questo è il paradosso: più decentralizzato è il sistema, meno persone partecipano. Perché il costo di partecipare è alto. La soluzione? Strumenti più semplici. Dashboard che spiegano le proposte in linguaggio chiaro. Sistemi di voto automatico basati su preferenze preimpostate. E soprattutto, formazione continua. Non puoi aspettarti che chi compra un token capisca subito come governare un sistema finanziario globale.

Una macchina da voto a forma di albero con radici blockchain e foglie che diventano monete grazie al voto quadratico.

Cosa sta cambiando ora? Le nuove idee in arrivo

Il mondo dei token di governance non è fermo. Si sta evolvendo rapidamente. E ci sono alcune innovazioni che potrebbero cambiare tutto.

  • Voto quadratico: Invece di un voto per token, si usa una formula matematica che dà più peso ai voti dei piccoli detentori. Così, 100 persone con 1 token ciascuna possono bilanciare il voto di uno con 10.000 token.
  • Decentralizzazione progressiva: I progetti non danno subito il controllo ai token holder. Lo rilasciano piano piano, per evitare che i fondatori vengano messi da parte troppo presto.
  • Governance come servizio: Piattaforme che offrono modelli pronti per creare DAO, con voto, proposte e distribuzione di ricompense già integrate. Riducono la barriera tecnica per i nuovi progetti.

Alcuni progetti stanno anche sperimentando l’uso dell’intelligenza artificiale per analizzare le proposte e suggerire agli utenti come votare, basandosi sul loro profilo di partecipazione passato. Non sostituisce il voto umano, ma lo rende più informato.

Il futuro dei token di governance: più di un semplice voto

Il futuro non è solo un token che ti dà il diritto di votare. È un token che ti dà un reddito, una voce, un ruolo. Quelli che sopravviveranno saranno quelli che riescono a combinare tre cose: potere decisionale, incentivi economici e semplicità d’uso.

Se un token di governance non ti paga per partecipare, non ti semplifica la vita, e non ti dà un reale potere di influenza, allora non è un asset. È una scommessa. E le scommesse, alla lunga, si sgonfiano.

La vera ricchezza non sta nel prezzo del token. Sta nella comunità che lo sostiene. E una comunità che si sente ascoltata, ricompensata e informata, non si lascia mai manipolare.

I token di governance sono una forma di investimento?

No, non sono un investimento tradizionale. Non pagano dividendi né generano reddito da soli. Il loro valore dipende dalla speculazione di mercato. Tuttavia, alcuni progetti stanno introducendo meccanismi che legano il valore del token ai ricavi del protocollo, trasformandolo in un asset con flussi di cassa reali. In questi casi, può diventare un investimento, ma solo se partecipi attivamente alla governance.

Posso votare se ho solo pochi token?

Sì, puoi votare con qualsiasi quantità di token. Ma il tuo voto ha meno peso rispetto a chi ne ha migliaia. In molti sistemi, un piccolo detentore ha un impatto quasi nullo. Questo è il problema principale della governance attuale. Alcuni progetti stanno testando il voto quadratico per dare più voce ai piccoli utenti, ma non è ancora la norma.

Perché MakerDAO è l’esempio più citato?

MakerDAO è uno dei primi e più stabili protocolli di finanza decentralizzata. Il suo token, MKR, ha governato un sistema che ha gestito miliardi di dollari in prestiti per anni, con pochissimi errori. Le sue decisioni di governance sono complesse e ben documentate, e ha una comunità attiva che ha imparato a gestire il protocollo in modo responsabile. È un caso di studio perfetto perché funziona, non perché è il più grande, ma perché è il più maturo.

I token di governance sono regolamentati?

La regolamentazione è ancora incerta. In alcuni paesi, le autorità stanno valutando se i token di governance siano considerati titoli (come azioni) o semplici utilità. Se vengono classificati come titoli, i progetti dovranno rispettare norme di trasparenza, reporting e protezione degli investitori. Questo potrebbe limitare la decentralizzazione, ma aumentare la fiducia degli utenti. Non c’è una risposta univoca ancora.

Come posso iniziare a partecipare alla governance?

Prima di tutto, scegli un protocollo che ti interessa - come Aave, Compound o Uniswap. Acquista i relativi token su un exchange affidabile. Poi, visita il sito ufficiale del DAO: troverai una sezione dedicata alle proposte in votazione. Leggi le spiegazioni, guarda i video se disponibili, e partecipa al forum. Non serve essere un esperto. Basta essere curioso. Il primo voto è sempre il più difficile. Ma dopo, diventa più facile.

Charlotte McCarthy
Charlotte McCarthy

Lavoro come consulente blockchain e ricercatrice in criptovalute per startup e fondi. Mi piace spiegare la tokenomics e scrivere articoli su coin e airdrop con un taglio pratico. Parlo a conferenze e costruisco community intorno a progetti web3.

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RISPOSTE

Danilo Cattaneo
Danilo Cattaneo

Ho visto tanti progetti fallire perché pensavano che la decentralizzazione fosse un bottone da premere. Invece è un muscolo: va allenato. E se nessuno vota, il sistema diventa una statua vuota.

  • novembre 1, 2025
Fabio Queiroz
Fabio Queiroz

Io ho votato per la prima volta su Compound e ho capito che non serve essere un ingegnere. Basta leggere le spiegazioni e dire la tua. Se tutti pensassero così, i whale non avrebbero più potere.

  • novembre 2, 2025
Enrico DI FONZO
Enrico DI FONZO

La governance non è un’opzione, è un’infrastruttura critica. Se non si risolve il problema della bassa partecipazione, i DAO diventano semplici shell per fondi speculativi. Il voto quadratico è l’unico approccio tecnicamente solido per ripristinare l’equilibrio. Tutti gli altri sono palliativi.

  • novembre 3, 2025
Giovanna Fragnelli
Giovanna Fragnelli

La chiave è l’educazione. Non si può chiedere a chi compra un token per speculare di capire i meccanismi di liquidità. Serve un corso base, obbligatorio.

  • novembre 3, 2025
Antonio Vaccari
Antonio Vaccari

Io penso che i token di governance siano un po’ come i diplomi universitari: se non li usi, non valgono niente. Ma se li usi bene, ti aprono porte che nemmeno sapevi esistessero.

  • novembre 5, 2025
Giovanna Vigliotti
Giovanna Vigliotti

La vera rivoluzione non è il voto quadratico, è la governance come servizio. Quando puoi cliccare ‘vota come me’ e scegliere un profilo affidabile, la partecipazione esplode. È il Facebook dei DAO, ma in meglio.

  • novembre 5, 2025
Felice Williams
Felice Williams

Whales = mafiosi. Punto. E la blockchain è diventata la nuova Wall Street con i meme. 😒

  • novembre 5, 2025
Marco Aruta
Marco Aruta

non capisco perche tutti parlano di voto quadratico ma nessuno fa niente. e poi chi si occupa di fare le interfacce semplici? nessuno. solo teoria

  • novembre 5, 2025
Giuseppe Barbagallo
Giuseppe Barbagallo

La partecipazione non cresce per forza. Cresce quando il costo di non partecipare è più alto del costo di partecipare. Occorre un cambio di incentivi, non solo di strumenti.

  • novembre 6, 2025
Martina Tropea
Martina Tropea

È tutto così triste. Tanti sogni, tante speranze, e poi si scopre che è solo un gioco di potere con i numeri. E io che credevo nella decentralizzazione... 😢

  • novembre 8, 2025
Giuseppe Medaglia
Giuseppe Medaglia

La governance tokenizzata rappresenta una transizione epistemologica nella struttura del potere economico. Essa sostituisce la gerarchia verticale con una rete orizzontale di agenzia collettiva, ma la sua fragilità risiede nella dissonanza tra l’ideale democratico e la realizzazione economica. La speculazione non è un errore accidentale: è la logica immanente del capitalismo che si adegua al nuovo paradigma tecnologico.


La soluzione non risiede nella tecnologia, ma nella filosofia: occorre riformulare il concetto stesso di valore, allontanandolo dalla merce e riannodandolo al contributo sociale. Il token non deve essere un titolo, ma un contratto etico.


La storia insegna che ogni rivoluzione tecnologica ha richiesto una rivoluzione culturale. Questa non fa eccezione.

  • novembre 9, 2025
Nicoletta Karpathios
Nicoletta Karpathios

Chi ha scritto questo articolo... pensa davvero che la gente voglia leggere proposte tecniche? Ma chi si crede di essere? Un professore universitario? 😒

  • novembre 10, 2025
Giulia Gavrila
Giulia Gavrila

La decentralizzazione non è un obiettivo tecnico, è un valore umano. Se perdiamo il senso della comunità, perdiamo tutto. Non basta codice. Serve empatia. Serve ascolto. Serve rispetto per chi non ha i soldi ma ha le idee.

  • novembre 12, 2025
Lyn Leone
Lyn Leone

io ho provato a votare su un DAO e ho capito che è come cercare di capire il manuale di un frigorifero giapponese... in cinese. ma poi ho trovato un canale telegram con le spiegazioni in italiano e ho votato. è stato facile. e mi hanno pagato 0.02 ETH. non è molto, ma è qualcosa. 🤷‍♀️

  • novembre 14, 2025
Marco Perazzo
Marco Perazzo

Il vero problema non è il potere dei whale, è che la maggior parte delle persone non sa nemmeno cosa sta votando. È come chiedere a un bambino di decidere la dieta della famiglia. Serve un sistema di ‘guida intelligente’ che ti dice: ‘questa proposta ti conviene perché...’. Non un manuale da 50 pagine.


La tecnologia non deve adattarsi a noi. Dobbiamo adattare la tecnologia a noi. E la chiave è la semplicità, non la complessità.


Se non rendi la governance accessibile, la decentralizzazione è solo un’etichetta su una bottiglia di veleno.

  • novembre 16, 2025
Apollonia Pacini
Apollonia Pacini

La governance tokenizzata, nella sua essenza ontologica, rappresenta la materializzazione del contratto sociale in codice. Ma il suo fallimento strutturale risiede nell’assenza di una fenomenologia della partecipazione: il soggetto non si riconosce più come agente, ma come portatore di capitale. La decentralizzazione, in tal senso, non è una struttura, ma un’esperienza collettiva che richiede una pedagogia nuova, non un’interfaccia più intuitiva.


Il voto quadratico è un palliativo matematico, non una soluzione ermeneutica.

  • novembre 18, 2025
Maria Montalbano
Maria Montalbano

Guarda che i token di governance sono una trappola del FED. Tutti i DAO sono controllati da chi ha i server. E i whale? Sono agenti della CIA. Lo so perché ho letto un forum su 4chan e un tipo ha detto che ha visto un documento. 🕵️‍♀️

  • novembre 19, 2025
Vincenzo Simonelli
Vincenzo Simonelli

Se voti con pochi token sei uno stupido. Se voti con tanti token sei un genio. La vita è semplice. Chi ha i soldi ha il potere. Punto. E se ti fa male, non comprare token

  • novembre 21, 2025

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