Verifica Sicurezza Exchange
Valuta la sicurezza del tuo exchange
L'articolo su FTX ha dimostrato quanto sia importante verificare la sicurezza di un exchange. Rispondi alle domande per valutare la protezione dei tuoi fondi.
Se qualcuno ti avesse detto nel 2021 che FTX, il terzo scambio di criptovalute più grande al mondo, sarebbe scomparso in pochi giorni, l’avresti riso in faccia. Eppure, nel novembre 2022, tutto è collassato. Non per un attacco hacker, non per un bug nel codice, ma per una frode su scala industriale. Oggi, nel 2025, FTX non esiste più come piattaforma operativa. Ma il suo fantasma continua a plasmare il mercato delle criptovalute.
Cosa era FTX prima del crollo
FTX era un exchange specializzato in derivati. Non era come Coinbase o Kraken, dove compravi Bitcoin e lo tenevi. FTX ti permetteva di scommettere su quanto sarebbe salito o sceso il prezzo di Ethereum, Solana o addirittura il token di una startup sconosciuta, con leve fino a 100x. Era un gioco da esperti, fatto per chi voleva sfruttare la volatilità, non per chi voleva semplicemente investire.
La piattaforma offriva 15 contratti perpetual swap e 45 token leva, tutti con commissioni estremamente basse: 0,02% per chi dava liquidità (maker) e 0,07% per chi la prendeva (taker). Questo l’ha resa la scelta preferita dai trader professionisti. C’era anche una funzione chiamata Quant Zone: potevi creare un algoritmo di trading personalizzato, pubblicarlo sulla piattaforma e guadagnare una percentuale ogni volta che qualcun altro lo usava. Era come mettere su YouTube un video che altri pagano per guardare, ma con il trading.
Per ritirare più di 1.000 dollari, dovevi passare la verifica KYC/AML. Gli utenti statunitensi, di Crimea e Cuba erano esclusi fin dall’inizio. Non perché fossero esclusivi, ma perché non volevano affrontare la SEC. Un errore di valutazione, come si è visto dopo.
Il crollo: come è successo
Tutto è iniziato con un articolo di CoinDesk nell’ottobre 2022. Riportava che Alameda Research, la società di trading fondata da Sam Bankman-Fried (SBF), aveva un bilancio squilibrato: la maggior parte dei suoi asset erano in token FTT, il token nativo di FTX. Non era un’azienda indipendente. Era un’estensione di FTX. E i fondi degli utenti? Erano stati usati per coprire le perdite di Alameda.
Il panico è stato immediato. Gli utenti hanno cercato di ritirare i loro soldi. Ma non c’erano. FTX non aveva abbastanza liquidità. Non perché il mercato era crollato. Perché i soldi non erano mai stati lì. Erano stati spostati, prestati, investiti in progetti falliti, usati per comprare case di lusso, jet privati, sponsor di stadi. Il tutto con un sistema contabile che non rispettava nemmeno le regole di base della contabilità.
Entro una settimana, FTX aveva presentato il fallimento. Il valore stimato dei fondi degli utenti scomparsi: 18 miliardi di dollari. Circa un milione di persone hanno presentato una richiesta di risarcimento. La media per utente: oltre 1.500 dollari. Per molti, era tutto ciò che avevano.
Cosa è stato recuperato finora
Nel 2023, gli amministratori giudiziari hanno recuperato 7,3 miliardi di dollari in asset. Sembrano tanti. Ma sono solo il 40% di ciò che è scomparso. I beni recuperati includono criptovalute, proprietà immobiliari in Bahama, aeroporti privati, auto di lusso, NFT e quote in aziende tech. Ma la strada per restituire i soldi è lunga e complicata. FTX aveva società in 17 paesi diversi. Ogni giurisdizione ha regole diverse. I creditori devono presentare documenti, aspettare udienze, tradurre contratti. Non è un processo rapido.
Alcuni utenti hanno ricevuto il 20% dei loro fondi nel 2024. Altri aspettano ancora. Il piano di ristrutturazione originale, previsto per luglio 2023, è stato rinviato più volte. Non c’è una data certa per il risarcimento completo. E non è detto che arriverà mai.
Perché FTX è diverso da altri exchange
Altri exchange come Kraken o Coinbase hanno avuto problemi legali. Kraken ha pagato una multa alla SEC nel marzo 2024 e ha continuato a operare. Coinbase è stato citato in giudizio ma ha mantenuto i servizi. FTX è scomparso del tutto. Perché?
Perché non ha mai avuto controlli reali. Kraken ha certificazioni ISO 27001 e SOC 2 Type 2. FTX aveva un sito bello, un team di influencer, e un CEO che appariva su TV con un maglione di lana. Ma non aveva audit indipendenti, non aveva fondi segregati, non aveva un consiglio di amministrazione che controllasse i conti. Era un impero costruito su fiducia, non su trasparenza.
Quando OKX e Bybit hanno visto il vuoto lasciato da FTX, hanno rapidamente ampliato i loro servizi di derivati. Oggi, il 65% dei trader che prima usavano FTX si sono trasferiti lì. Il mercato dei derivati è crollato del 65% nel Q4 2022. Non perché la domanda è scomparsa. Perché la fiducia è scomparsa.
Cosa rimane oggi
FTX non è più un exchange. Non puoi più accedere al sito. Non puoi più fare trading. Non puoi più contattare il supporto. Il dominio ftx.com ora reindirizza a una pagina di bankruptcy.gov. Non è un sito di recupero. È un archivio legale.
Ma FTX è ancora vivo. Nelle aule dei tribunali. Nei documenti di indagine. Nelle lezioni che gli exchange stanno imparando. Oggi, ogni exchange che si rispetti mostra chiaramente dove sono i fondi degli utenti. Ogni piattaforma pubblica report di audit mensili. Ogni CEO sa che un errore di questo tipo non lo porterà solo in prigione, ma cancellerà l’intero settore dalla mente del pubblico.
Il caso FTX ha spinto la SEC a intensificare i controlli. Ha fatto sì che l’Europa approvasse il regolamento MiCA. Ha fatto sì che i trader diventassero più scettici. E ha fatto sì che chi voleva investire in criptovalute abbia iniziato a chiedere: “Chi controlla i conti? Dove sono i miei soldi? Chi è responsabile?”
Lezioni da non dimenticare
Se stai pensando di usare un exchange oggi, chiediti:
- Ha una certificazione di sicurezza indipendente (ISO 27001, SOC 2)?
- Mostra report di audit regolari?
- Ha fondi segregati? O i tuoi soldi sono mescolati con quelli dell’azienda?
- È registrato in un paese con regole chiare? O è basato in una giurisdizione opaca?
- Il CEO ha un passato legale? Ha già avuto problemi con le autorità?
FTX non è caduto perché era troppo tecnologico. È caduto perché era troppo poco trasparente. E la lezione più dura? Non ti fidare mai di un exchange che non ti permette di vedere i suoi conti.
È possibile che FTX torni?
Alcuni investitori hanno mostrato interesse a riacquistare il marchio. Ma non è solo una questione di nome. È una questione di fiducia. Chi vorrebbe depositare soldi su una piattaforma che ha rubato 18 miliardi di dollari? Anche se fosse venduta a un nuovo proprietario, anche se avesse nuovi controlli, il nome FTX è contaminato.
La maggior parte degli esperti crede che FTX non tornerà mai come exchange. Al massimo, potrebbe diventare un brand per un fondo di risarcimento. O un caso di studio per le università di economia.
Per chi ha perso i soldi, la speranza è ancora viva. Ma è una speranza legale, non tecnologica. Per chi vuole investire oggi, la storia di FTX è un avvertimento: il denaro digitale non è automaticamente sicuro. La sicurezza si costruisce con trasparenza, non con slogan.
FTX esiste ancora come exchange nel 2025?
No, FTX non esiste più come exchange operativo. La piattaforma è fallita nel novembre 2022 e il sito ufficiale è stato chiuso. Il dominio ora reindirizza a una pagina legale di bankruptcy.gov. Non è possibile effettuare trading, depositi o prelievi.
Quanti soldi sono stati recuperati dai creditori di FTX?
Fino al 2025, sono stati recuperati circa 7,3 miliardi di dollari in asset, tra criptovalute, proprietà immobiliari, auto di lusso e quote aziendali. Questo rappresenta circa il 40% dei 18 miliardi stimati scomparsi. Il risarcimento completo è ancora incerto e potrebbe richiedere anni.
Perché FTX è fallito e non altri exchange come Kraken?
FTX ha fallito perché ha usato i fondi dei clienti per coprire le perdite della sua azienda collegata, Alameda Research. Non aveva controlli finanziari, audit indipendenti o fondi segregati. Kraken, invece, ha avuto problemi con la SEC ma ha rispettato i requisiti di sicurezza e ha pagato una multa per continuare a operare.
Cosa faceva la funzione Quant Zone di FTX?
Quant Zone permetteva agli utenti di creare strategie di trading automatizzate usando indicatori personali. Se altri trader le usavano, il creatore guadagnava una commissione. Era un sistema innovativo, ma usato da un numero limitato di utenti avanzati. Non ha impedito il crollo, ma dimostra che FTX era tecnologicamente all’avanguardia.
Posso ancora accedere al mio account FTX?
No. L’accesso all’account FTX è stato disabilitato dal 2022. Se eri utente, puoi solo presentare una richiesta di risarcimento attraverso il processo di fallimento gestito dai tribunali statunitensi. Non esiste un portale online per recuperare i fondi.
FTX è stato il primo exchange a fallire?
No. Exchange come Mt. Gox nel 2014 avevano già fallito. Ma FTX è stato il primo grande exchange di derivati a fallire, con un impatto globale senza precedenti. La sua dimensione (terzo exchange al mondo), la sua visibilità mediatica e la sua struttura complessa lo hanno reso il caso più rilevante nella storia delle criptovalute.